La procedura d’infrazione europea fa paura al premier Conte ed invita gli alleati di governo a modificare il passo

Il premier Conte si discosta da quella che è sembrata la linea degli alleati di governo, lascia la linea dura e cerca sintonie con l’Ue “Attenzione a sfidare la Commissione europea sulla procedura di infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta davvero, farà male all’Italia. Non è tanto e solo questione di multa. Ci assoggetterà a controlli e verifiche per anni. Con il risultato di compromettere la nostra sovranità in campo economico: una bella eterogenesi dei fini, per questo governo che è geloso custode dell’interesse nazionale. Senza considerare che potrebbero essere messi a rischio i risparmi degli italiani”. queste le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato dal ‘Corriere della Sera’.

Il premier si aspetta che sul fronte dei conti ci sarà un’assunzione di responsabilità e realismo da parte dei vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, come nel dicembre scorso: “Se non è come a dicembre, rischiamo di andarcene tutti a casa. Di certo me ne vado io. Devo poter condurre insieme al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il negoziato senza distonie e cacofonie“.