Maxi sentenza per il clan Cordaro

Il gruppo era stato oggetto di una complessa indagine

Dopo oltre dodici ore di camera di consiglio, la Corte d’assise di Roma intorno alla mezzanotte scorsa ha emesso la sentenza per la maxi inchiesta che nel 2016 portò gli investigatori a far luce su quello che è stato definito il ‘clan Cordaro’ e sulle sue attività criminose, compresa l’accusa di aver commesso un omicidio e alcuni tentati omicidi. All’esito della camera di consiglio, sono state emesse 8 condanne e tre assoluzioni, con la sorpresa di una complessa sentenza che ha in sostanza circoscritto l’ipotesi accusatoria per i fatti più gravi mandando assolti gli imputati accusati di omicidio (con la formula ‘per non aver commesso il fatto’) e riconducendo in lesioni personali le imputazioni di tentato omicidio.

 Una organizzazione criminale a 360 gradi che si era ormai insediata nel quartiere di Tor Bella Monaca. E’ quanto è emerso dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato che, dalle prime luci dell’albadel 5 luglio, diede il via all’Operazione R9 . Un maxi blitz che ha portato all’arresto di 37 persone  facendo emergere l’esistenza di un sodalizio criminoso riconducibile alla famiglia Cordaro.