L’economia italiana osservata speciale dagli USA

Non bastava l’imminente lettera di richiamo UE

Tempi duri per l’economia italiana, oltre alle beghe tra il governo giallo-verde e l’Unione Europea, ora anche il Tesoro americano inserisce l’Italia nella lista dei partner commerciali sotto osservazione, della quale fanno parte anche Cina, Giappone, Germania, Corea del Sud, Irlanda, Vietnam, Singapore e Malesia.
    L’Italia – si legge nel rapporto semestrale sulle politiche valutarie dei principali partner commerciali – deve intraprendere “riforme strutturali per rafforzare la crescita di lungo termine” e ridurre l’elevata disoccupazione e il debito pubblico.

Entro questa settimana arriverà sui banchi del Governo una lettera da parte della Comunità Europea, che chiede all’esecutivo le ragioni che hanno contribuito all’aumento del debito italiano.

La notizia si è appresa il giorno seguente il voto Europeo che ha decretato il trionfo della Lega di Salvini. Il leader del carroccio ha subito voluto sottolineare il suo 34%delle elezioni europee al suo partito: “ gli italiani hanno dato mandato a me ed al Governo per ridiscutere parametri vecchi e superati.”

Il richiamo verterà sull’aumento del debito dal 131,4% al 132,2% del Pil, violando il Patto nato per assicurare una stabilità di bilancio nei Paesi che condividono la stessa moneta.

Il giorno segnato è per il 5 giugno. In quell’occasione la Commissione Europea dovrà decidere se proporre al Consiglio un’apertura di procedura per debito eccessivo.

Dal momento in cui arriverà la lettera inizierà un filo diretto tra Roma e Bruxelles che, in caso di scontri estremi potrebbe iniziare con un deposito cauzionale fino a completarsi con una sanzione equivalente allo 0,2% del PIL ovvero 3,5 miliardi di euro ai danni per l’Italia.