Una famiglia di Ginosa (Taranto) composta da padre, madre e figlio è rimasta gravemente intossicata per aver mangiato funghi velenosi raccolti nelle campagne vicine alla gravina e non sottoposti a controllo sanitario preventivo. Il capofamiglia, di 56 anni, è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Moscati di Taranto lotta tra la vita e la morte, probabilmente ha ingerito una quantità notevole di funghi. La moglie e il figlio si trovano nel nosocomio San Pio di Castellaneta, dove hanno ricevuto i primi soccorsi la notte scorsa. L’intossicazione, a quanto si apprende, è stata provocata dall’Amanita Phalloides, una delle specie di funghi più velenosi che esistano.
Amanita Phalloides che cos’è
anche come Amanita falloide o Tignosa verdognola è un fungo basidiomicete della famiglia delle Amanitaceae mortale assai diffuso ed il più pericoloso esistente in natura a causa della sua tossicità estremamente elevata e del suo elevato polimorfismo che lo rende somigliante a molte specie, congeneri e no, da qui i nomi popolari di angelo della morte e di ovolo bastardo. L’ingerimento di questo fungo porta sempre alle estreme conseguenze.