Theresa May si dimette

L’accordo salta all’interno della compagine e la premier lady di ferro non riesce trovare consensi

“Lascio l’incarico che è stato l’onore della mia vita, la seconda donna premier, ma certamente non l’ultima”, ha concluso il suo discorso, senza nascondere l’emozione, con un riferimento ideale a Margaret Thatcher, la dama di ferro dei tories dal 1979 al 1990. “La nostra politica potrà essere in difficoltà, ma c’è così tanto di buono in questo Paese, così tanto di cui essere orgogliosa”, ha detto ancora. E si è visibilmente commossa esprimendo “enorme gratitudine per aver potuto servire il Paese che amo”
“Una dichiarazione molto dignitosa da Theresa May. Grazie per il suo stoico servizio al nostro Paese ed al Partito conservatore. Adesso è il momento di seguire le sue sollecitazioni: mettiamoci insieme e attuiamo la Brexit”, scrive su Twitter l’ex ministro degli Esteri Boris Johnson, fautore di una ‘hard Brexit’ e indicato come uno dei possibili successori della May, dopo l’annuncio delle dimissioni della premier. Theresa May “ha fatto bene a dimettersi”, la premier “ha ora accettato quello che il Paese sapeva da mesi: che non può governare e neanche (guidare) il suo partito diviso e disintegrato”, ha commentato il leader laburista britannico Jeremy Corbyn in una nota, nella quale chiede la convocazione di elezioni anticipate.